Storia delle Arti del Grand Master Phan Hoang (seconda parte)

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Storia delle Arti del Grand Master Phan Hoang (seconda parte)

15 Ottobre 2021

Dalle origini del VIET-VO-DAO alla crescita del VIET-CHI-DAO

Oggi, 46 anni dopo, il Maestro Phan Hoang sentendo ancora la responsabilità di aver dato il via alla Convenzione di Limoges, che ha portato alla nascita di una grande disciplina oggi conosciuta nel mondo come il VIETVODAO, racconta la sua storia per ricordare a tutti i discepoli la grandezza di questo periodo storico e per glorificare i Maestri che, idealmente, hanno contribuito a costruire la nostra ARTE.
Il Maestro Phan Hoang, continuando il suo cammino sulla strada che sta evolvendo perennemente verso il futuro, verso nuove generazioni di maestri, non dimentica i suoi compagni e tutti i discepoli che hanno contribuito notevolmente al movimento. Conserva con cura nei suoi archivi tutte le lettere, i documenti, le foto che gli permettono di glorificare questi costruttori del VIETVODAO in un libro che lascerà in eredità a tutti.
Il giorno dopo la nascita del VIETODAO, ci siamo confrontati sull’immenso compito dell’organizzazione e nei confronti del mondo intero, eravamo pronti a combattere su tutti i fronti per conquistare il nostro diritto all’esistenza.
Finalmente, dopo cinque anni di strenua lotta, il VIETVODAO ottenne il riconoscimento ufficiale del governo francese dal Secrétariat d’Etat à la Jeunesse et aux Sports con un Agrément datato 31 marzo 1978.
Oggi per lasciare un messaggio alla nuova generazione, il Maestro Phan Hoang dice: “Non dimenticate che siamo combattenti per una nobile causa, e un combattente non ha mai paura di combattere. ESSERE FORTI, ESSERE UTILI”.

LA VIA INTERNAZIONALE
Dopo aver dato avvio con successo alla sua missione in Francia, nel 1981 il Maestro Phan Hoang affidò la direzione della FEDERATION FRANÇAISE DE VIETVODAO a un nuovo presidente eletto, il Maestro Gérard NGUYEN. Poté così dedicare i suoi sforzi allo sviluppo internazionale e alla missione di aggiornamento del VIETVODAO.
Nel gennaio 1983 fece un tour mondiale della durata di un anno. Ci sarebbe molto da raccontare su questo viaggio quasi leggendario nelle Arti Marziali e nella spiritualità, ma il punto importante da ricordare qui fu che il Maestro Phan Hoang effettuò una profonda revisione del concetto di Arte Marziale. Giunse alla conclusione che per una migliore rappresentazione delle Arti Marziali vietnamite, il Vietvodao avrebbe dovuto concentrarsi sullo stile classico delle Arti Marziali rimanendo fedele al contributo dei Sette Maestri Fondatori. Inoltre, stava emergendo una visione da una prospettiva diversa, una nuova via: quella che si allontanava dal classico e dal tradizionale per avvicinarsi in modo concreto alla nozione di bellezza e armonia contestualmente alle soglie del ventunesimo secolo.
Vietvodao poteva fornire materiale grezzo per la costruzione di altre discipline che avrebbero avuto un valore diverso per gli uomini e le donne.
Nel gennaio 1984, il Maestro Phan Hoang lasciò definitivamente la Francia per stabilirsi a Montreal, in Canada; la sua famiglia lo seguirà più tardi.
Come professore a pieno titolo, in possesso di una posizione elevata nella ricerca, si spinse ancora più profondamente nell’esplorazione di diversi orizzonti del “fenomeno Arti Marziali”.
Dalla riflessione passò all’azione creando diverse discipline radicate nel Vietvodao ma che si muovevano verso orizzonti differenti.

VIETVODAO VOVIET VIETCHIDAO
Possiamo esplorare queste tre discipline da diversi punti di vista.
Per prima cosa però, parliamo della terminologia.
I termini VIET-VO-DAO e VIET-CHI-DAO hanno la classica radice del linguaggio vietnamita.
Per queste due espressioni, VIET-VO-DAO e VIET-CHI-DAO, la provenienza è del linguaggio classico vietnamita, mentre VO-VIET è una parola nel linguaggio vietnamita corrente.
Quindi si può vedere che, VIET-VO-DAO e VIET-CHI-DAO, in termini di stile, sono simili a TAI QUAN DO, KARATE DO, AIKIDO, perché la terminologia antica ha la stessa radice.

VO-VIET è nel linguaggio vietnamita corrente, quindi il significato è simile, ma lo stile è diverso.
Per capire il motivo della scelta dobbiamo tornare alla storia.
Storicamente, quando il VIET-VO-DAO è stato creato a Limoges in Francia nel 1972, questa fu una missione per proteggere, preservare il valore dell’Arte Marziale Vietnamita, così come è stata trasmessa dai sette maestri e in particolare del Maestro Charles Hoang, che aveva guidato il gruppo.
Il VO-VIET è l’evoluzione dell’Arte Marziale Vietnamita.
Questo significa che il VIET-VO-DAO conserva la forma di insegnamento creata e trasmessa dai sette Maestri mentre il VO-VIET è stato creato dal Maestro Phan Hoang per seguire l’evoluzione del mondo e delle Arti Marziali.
Quindi la missione del VO-VIET è da un lato quello di rappresentare, trasmettere, praticare l’Arte Marziale Vietnamita, ma dall’altro quello di catturare l’evoluzione del mondo e delle Arti Marziali.
In una frase possiamo dire che il VIET-VO-DAO è l’Arte Marziale Vietnamita, e il VO-VIET è l’Arte Marziale Vietnamita moderna.
Entrambe sono nate in Europa con le radici nelle Arti Marziali Vietnamite, ma lo stile, la missione è diversa.

TERMINOLOGIA
Il VIET-CHI-DAO mantiene la terminologia classica: il CHI, mentre in VIET-VO-DAO si vede il VO.
VO significa Artre Marziale, CHI significa volontà.
Il VIET-CHI-DAO non è solo Arte Marziale Vietnamita, VIET-CHI-DAO è Arte Marziale Educativa.
Quindi questa è la differenza.
Da un lato c’è l’Arte Marziale, lo stile dell’Arte Marziale, e la scuola dell’Arte Marziale e deve essere un Arte Marziale.
Dall’altra, l’Arte Marziale Educativa che si pone da un’altra prospettiva.
Usa l’Arte Marziale per insegnare, aiutare la gente ad essere migliore, costruire la propria crescita personale, da una prospettiva diversa.
Quindi, praticare VIET-VO-DAO significa praticare un’Arte Marziale come il KARATE, il TAI QUAN DO, l’AIKIDO.
Praticare il VIET-CHI-DAO invece, significa imparare dal valore dell’Arte Marziale, e in modo particolare l’Arte Marziale Vietnamita, ma con lo scopo di elevarla per adempiere alla nostra missione, alla nostra volontà, alle nostre aspettative.
Sono due visioni, due prospettive diverse per vedere la stessa cosa: l’oggetto è l’Arte Marziale, ma l’approccio cambia; da un lato l’Arte Marziale è l’obiettivo, il suo significato, la proposta dell’Arte Marziale in quanto tale; dall’altra scopriamo una natura diversa dell’Arte Marziale come possibilità educativa, come utilizzarla per uno scopo educativo.

STRUTTURA
Alla luce di questo, dal punto di vista della struttura, nel VIET-VO-DAO abbiamo sette quyen originali, trasmessi dai sette maestri, più un numero di altri quyen, che possono avere uno scopo specifico, o quyen di esercizi (BOTTOM-UP per es. TAP TU QUYEN).
Nel VO-VIET, il contenuto tecnico è composto da cinque quyen.
Tutti e cinque quyen sono stati costruiti dallo stesso maestro, il Gran Maestro Phan Hoang, con uno scopo (quindi di tipo TOP-DOWN).
Il termine, TOP-DOWN è importante per rendere l’Arte Marziale vietnamita nella forma attuale, perché sia modernizzata e segua la sua evoluzione.
VO-VIET è Arte Marziale.
Nel VIET-CHI-DAO, lo scopo è educativo. Per questo motivo il VIET-CHI-DAO ha un numero di quyen propri del tipo del BAT DIEU, HOANH SON, NGOC DINH, CHI BA, e Equinox, Solstice condivisi con VIET-KHI-PHAP, e altri, proprio perché la sua missione è educativa.
Il VIET-CHI-DAO può esplorare diverse forme in modo trasversale, del VIET-VO-DAO, del VO-VIET, del VIET-TAI-CHI, e tutte le discipline create dallo stesso fondatore.
Se si comprendete questa radice profonda, questa struttura, questa missione diversa, si può capire meglio ogni disciplina. Questo rende la nostra pratica emozionante. Come muoversi all’interno di questo mondo entusiasmante, dipende dalla propria natura, dalle proprie esperienze, e da quali siano le proprie aspettative.
Questa è la nostra enorme ricchezza.